Nel mondo di oggi, l’aumento esponenziale delle nuove forme di “presenza sociale condivisa” create dai social e mass media, e l’aumento della conoscenza specialistica non rendono più facile che nel passato pensare in modo originale e autonomo.
Il nostro “computer biologico”, a cui raramente diamo importanza, continuamente coinvolto nell’’interazione “corpo-ambiente-situazione”, può orientare in maniera efficace e sorprendente il pensiero logico; l’incontro ne offrirà un assaggio.
L’incontro, tra gli eventi in programma per l’iniziativa “Napoli Città della Conversazione” dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, si terrà sabato 19 gennaio presso la Libreria Raffaello di Via Kerbaker; propone esperienze e condivisioni sul tema dell’esperienza delle nuove forme di ‘presenza’ che hanno modificato la dinamica delle relazioni sociali non solo tra gli adolescenti.
L’esperienza va oltre ciò che i messaggi possono contenere: spesso i messaggi trasmettono molte informazioni e un contenuto minimo.
Come scrive Alva Noe nel libro “Perchè non siamo il nostro cervello”, “viviamo in mondi estesi in cui, grazie alle nostre abilità e alla nostra tecnologia, molto è presente virtualmente”. “La tecnologia aumenta la portata delle nostre possibilità di accesso, e con esse aumenta l’estensione di ciò che è o che può essere presente per noi”. “[…] così l’entrare in contatto tramite l’invio di messaggi rende possibile a due persone separate di operare socialmente all’interno di un unico spazio. Virtualmente, esse sono presenti l’una all’altra”.
“Computer biologico” è il nome che Ward Halstead, studioso dell ’’intelligenza biologica” all’università di Chicago, ha dato alla scoperta del felt sense o sensazione significativa di Eugene Gendlin, quella sensazione vaga e non chiara che tutti conosciamo a cui raramente diamo importanza e che ha più valore pratico di quello che già si conosce, poiché è da essa si origina la creatività.
Testi suggeriti:
Alva Noe (2009). Perchè non siamo il nostro cervello. Tr. It. Cortina, 2010
E. T. Gendlin (1978-1981). Focusing. Tr.it. Astrolabio, 2001
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